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Esiste un'etica democratica o, piuttosto, come da molte parti si sostiene, la democrazia è soltanto questione procedurale, partecipativa o deliberativa? In questo libro non si argomenta a favore dei presupposti etici della democrazia ma si assume che almeno tre approcci etici contribuiscano a costituire la condizione del cittadino della democrazia: l'etica delle virtù, l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità. La prima è importante non per il suo antico lignaggio ma perché, nonostante il fatto che sia meno riconosciuta dai contemporanei, continua comunque ad influenzare le scelte di valore dei cittadini delle società democratiche. Non occorre dire, invece, che l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità rappresentano le dimensioni di valore e di giudizio più diffuse nell'Occidente contemporaneo. Virtù, diritti e utilità costituiscono le dimensioni del valore più rilevanti sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. In questo libro si sostiene la tesi che non si possa dare netta cesura tra etica e diritto e che le dimensioni del valore ora ricordate si riscontrino in parallelo sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. Tuttavia l'etica normativa non è soltanto questione di speculazioni astratte ma tocca il cuore delle persone, laddove assume le sembianze delle etiche applicate: etica ambientale, etica degli affari, bioetica ed etica territorio.